Consigli del dentista

Rischi chirurgici dell’impiantologia dentale

L’impiantologia dentale non porta a particolari problemi, ma, come per ogni intervento chirurgico, si può incorrere in rischi di varia natura che dipendono da fattori modificanti clinici, iatrogeni (effetti collaterali di farmaci che si assumono) o legati a una errata pianificazione del caso.

Prima di intervenire, è necessario valutare le condizioni del paziente per determinare la presenza o meno di patologie o di condizioni particolari, così da poter evitare ogni tipo di rischio.

In alcuni casi non è possibile ricorrere all’impianto dentale, come quando si verifica una mancanza di sufficiente osso a cui ancorare la protesi, che, tuttavia, può essere corretta grazie alla rigenerazione ossea, ossia la ricostruzione del tessuto osseo su cui inserire gli impianti.

Vediamo insieme quelli che sono i possibili rischi di un impianto dentale.

Sanguinamento ed emorragie

Dal momento che si tratta di un intervento alla bocca, è possibile che durante l’inserimento dell’impianto si verifichi del sanguinamento o una piccola emorragia, ma questo, il più delle volte, non accade e, se avviene, non è grave.

Nel caso di pazienti che fanno uso di anticoagulanti, i rischi restano comunque bassi, dal momento che per l’inserimento delle protesi utilizziamo tecniche innovative di impiantologia, con un intervento poco invasivo. In ogni caso, a seguito dell’operazione il paziente è tenuto in osservazione prima della dimissione, così da verificare l’assenza di possibili sanguinamenti.

Infezioni e ascessi

Sembra scontato dirlo, ma è necessario che l’intervento venga fatto in un ambiente totalmente sterile, tramite l’uso di dispositivi imbustati, sterilizzati e monouso. Per questo è fondamentale rivolgersi a strutture adeguate e a professionisti, così da evitare l’insorgere di infezioni.

Nel post-operatorio, tuttavia, seppur l’intervento è avvenuto in totale sterilità, in alcuni rari casi può verificarsi un ascesso nei denti vicini all’impianto o un’infezione del tessuto molle nei dintorni dell’osso mascellare. Tuttavia, per evitare che questo avvenga, in seguito all’operazione, vengono prescritti antibiotici e antinfiammatori.

Chirurgia computer guidata

Nella maggior parte dei casi, per l’intervento di impantologia viene utilizzata la chirurgia computer guidata per stabilire il preciso posizionamento degli impianti nell’armonia naturale della bocca e per ridurre i tempi di intervento. Questa metodologia si basa su una programmazione eseguita sulla TC (tomografia computerizzata), che tiene conto della posizione dei nervi e che prevede l’uso di una dima chirurgica, grazie alla quale è possibile posizionare gli impianti con precisione, senza la necessità di tagliare la gengiva. Vengono, infatti, praticati dei minuscoli fori di circa 4 millimetri di diametro, attraverso i quali vengono inseriti gli impianti riducendo il rischio di sanguinamento.

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Lesioni ai nervi

All’interno della mandibola si trovano i nervi di labbra e mento che attraversano l’osso, per questo c’è bisogno di valutare accuratamente paziente per paziente. Nel caso di un’attenta pianificazione dell’intervento, la possibilità di toccare i nervi è veramente molto bassa ed è solitamente maggiore in caso di operatori inesperti o con poca esperienza negli interventi di impiantologia, cosa che spesso si verifica in studi dentistici generici con operatori non specializzati nella chirurgia orale.

Questo errore, tuttavia, può accadere anche a operatori esperti, per questa ragione la chirurgia computer guidata costituisce una maggiore sicurezza ed è sempre consigliata in caso di necessità di inserire impianti in mandibola posteriore, nella zona del nervo alveolare.

Se avviene una lesione dei nervi, si verifica una riduzione della sensibilità di labbra e mento e, nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema reversibile spontaneamente o grazie a un trattamento appropriato.

Problemi post-intervento di implantologia

In seguito all’intervento, è normale avere un po’ di gonfiore o del fastidio alla gengiva che si può continuare a percepire dai 4 ai 7 giorni. Per tenere sotto controllo il dolore, bisogna seguire la terapia antinfiammatoria e antibiotica prescritta dal proprio medico. Inoltre, è fondamentale un’attenta igiene domiciliare secondo quanto verrà indicato dal tuo dentista.

È molto importante astenersi dal fumare, perché questa attività può essere dannosa per l’osteointegrazione (integrazione degli impianti dentali nell’osso) ed è spesso responsabile di infiammazione e dolore. In caso di dolore prolungato, si consiglia di contattare il proprio dentista, per una visita e una terapia adatta al proprio caso.

Dolore

L’intervento di impiantologia è del tutto indolore, dal momento che viene fatta un’anestesia locale sulla zona interessata. Dunque, inserire l’impianto non provoca alcun dolore. In seguito all’intervento, una volta passato l’effetto dell’anestesia, si può avvertire del fastidio, infatti, viene prescritto un antifiammatorio e un antidolorifico, così da prevenire l’insorgere del dolore e dell’infiammazione. Il dolore, anche grazie a questa terapia, scompare nel giro di qualche giorno.

Rigetto e Mancanza di Osteointegrazione

È sbagliato parlare di rigetto, in quanto questo termine indica un’impossibilità del paziente ad accogliere l’impianto, mentre in realtà si tratta di un insuccesso e si definisce mancanza di osteointegrazione. Questo fenomeno si manifesta nel corso di alcune settimane o mesi successivi all’inserimento dell’impianto e si verifica quando le cellule dell’osso non hanno aderito all’impianto, che, per questa ragione, non è saldato all’osso. Quando ciò avviene, è necessario rimuovere l’impianto. Dopo una valutazione del dentista, se ritenuto possibile, si potrà inserire di nuovo l’impianto, dopo alcune settimane o mesi, nello stesso punto. Questo secondo intervento ha spesso esito positivo.

Le ragioni dell’insuccesso posso essere ricondotte per la maggior parte delle volte alle seguenti cause:

  • cattiva igiene orale;
  • fumo;
  • uso per gli impianti di materiali scadenti o non biocompatibili.

Conclusioni

L’intervento di impiantologia dentale, se eseguito da un dentista qualificato, è un’operazione sicura e raramente dà seguito a complicanze. Tutti quelli che possono essere i rischi, le problematiche o le controindicazioni di questo trattamento, sono in genere prevedibili dalla prima visita e, per questo, la pianificazione dell’intervento si stabilita da paziente a paziente e si basa sulle sue necessità e caratteristiche.

Affidarsi a dei professionisti esperti che utilizzano le più moderne tecniche, i materiali di qualità e biocompatibili, ti darà la serenità di sottoporti a questo intervento.

Per maggiori informazioni e per un consulto, non esitare a contattarci, valuteremo insieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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About Gerardo Cafaro

Il Dott. Gerardo Cafaro vanta una laurea in odontoiatria e protesi dentaria conseguita presso l’Università degli Studi di Siena nel 2004. Dopo la laurea, ha frequentato il corso di perfezionamento in conservativa estetica dal titolo “Il restauro conservativo dei denti anteriori e latero-posteriori” tenuto dal Dott. Lorenzo Vanini a Milano. Tra il 2005 e il 2006 ha conseguito il Master di II livello all’Università degli Studi di Siena. Le lezioni del Master erano tenute dal Dott. Andrea Gesi. Nel 2007 ha frequentato il corso di perfezionamento avente come tema le faccette in ceramica Lumineers.

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