Apparecchi odontoiatrici: cosa sono e a cosa servono

Gli apparecchi odontoiatrici sono dei dispositivi medici che, sfruttando la pressione, spostano gradualmente i denti per allinearli e ottenere una masticazione corretta e un miglioramento dell’estetica del sorriso. Il disallineamento dei denti e quindi una occlusione sbagliata, infatti, provocano problematiche di vario tipo con ripercussioni a livello posturale, di fonazione, di deglutizione e spesso anche psicologiche.

Quanti modi ci sono per avere denti dritti?

L’ortodonzia, una branca dell’odontoiatria, nasce per migliorare l’occlusione delle arcate dentali tramite l’allineamento dei denti. I nostri specialisti, attraverso tracciati cefalometrici, elaborano soluzioni caso per caso, per adulti e bambini, realizzando interventi estetici, funzionali e preprotesici.

Possiamo riassumere questi interventi in tre principali gruppi:

  • apparecchi fissi;
  • apparecchi mobili;
  • mascherine trasparenti.

Vediamoli insieme.

Apparecchi odontoiatrici fissi.

Gli apparecchi odontoiatrici fissi sono utilizzati per trattamenti più complessi e duraturi e si differenziano a seconda del caso specifico e delle problematiche da risolvere.

  • Edgewise: si tratta del tradizionale apparecchio fisso e prevede l’applicazione sulla superficie dei denti, tramite una resina adesiva, di piccole placche, dette brackets, collegate tra loro grazie a un arco metallico. In genere ogni 4 settimane l’odontoiatra visita il paziente e stabilisce se modificare l’arco, così che vi sia sempre la giusta pressione per allineare i denti.
  • Espansore palatale: in questo caso parliamo di un apparecchio estensore fisso, una soluzione nascosta che crea lo spazio necessario per la corretta eruzione dei denti, migliorando l’occlusione e la masticazione. Questo dispositivo è fissato ai molari e presenta una vite nel mezzo che stretta periodicamente dal medico odontoiatra, consente l’allargamento corretto del palato.
  • Quad Helix: questo tipo di apparecchio è impiegato per espandere in maniera trasversale l’arcata superiore. È costituito da due bande, fissate tramite cemento sui primi molari permanenti superiori, a cui sono poi saldati dei bracci meccanici a formare quattro spirali, da qui il termine helix. Le spirali possono essere attivate insieme o selettivamente, così da risolvere, a seconda del caso, problemi di asimmetria, morsi incrociati monolaterali e altre problematiche.
  • Baffo: la trazione extra-oraleo baffo, è un dispositivo ortodontico che si attacca ad un apparecchio fisso o ad un espansore palatale, per aiutare nella correzione di importanti problemi di occlusione. È costituito da tre parti: un arco di metallo o dei ganci che fuoriescono dalla bocca, delle cinghie che avvolgono la testa del paziente, come una sorta di casco, e infine un elemento che può essere costituito da bande, elastici o molle che unisce l’arco al casco, fornendo la forza per spostare indietro i denti. Il baffo, tuttavia, presenta degli effetti collaterali: ripercussioni a livello psicologico, difficoltà nel mangiare, dormire, e nell’eseguire movimenti con la testa.

Apparecchi odontoiatrici mobili

Gli apparecchi odontoiatrici mobili sono dei dispositivi che possono essere autonomamente inseriti e tolti dal paziente. Generalmente l’uso di questi apparecchi non esclude la successiva necessità di una terapia ortodontica tramite apparecchio fisso, ma può contribuire a ridurne la durata e ad ottenere un risultato estetico e funzionale migliore.

Esistono diverse tipologie di apparecchi removibili, ognuno con le proprie funzioni e caratteristiche e possono essere raggruppati in due insiemi:

  • apparecchio mobile funzionale: agisce sullo spostamento dei denti e sullo sviluppo delle ossa mascellari, per correggere le malocclusioni della bocca nell’età dello sviluppo;
  • apparecchio mobile di mantenimento: questo dispositivo di contenzione ha lo scopo di mantenere i denti nella posizione raggiunta dopo essersi sottoposti ad un trattamento ortodontico.

Apparecchi odontoiatrici invisibili

Gli apparecchi odontoiatrici invisibili prevedono l’uso di sottili mascherine in resina trasparente, che gradualmente allineano i denti. Si tratta di un tipo di trattamento di ortodonzia invisibile altamente estetico e prevede di indossare nell’arco dell’intera giornata le mascherine, rimuovendole solo per magiare, bere e lavarsi i denti. Le mascherine sono molto leggere e non provocano alcun tipo di irritazione alla bocca e al cavo orale né ostacolano la pronuncia. Sono personalizzate, perché prodotte in base all’impronta dentaria del paziente. Ogni due settimane le mascherine sono sostituite per consentire il corretto allineamento dei denti.

Generalmente questo trattamento ha una durata media di 18 mesi, ma questo è un dato che varia a seconda del caso specifico.

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L’apparecchio fisso in metallo e in ceramica: che differenza c’è?

Nell’apparecchio fisso le bracket possono presentarsi in metallo o in ceramica. La differenza nel materiale porta con sé vantaggi e svantaggi:

  • in metallo: le bracket sono molto appariscenti e quindi possono essere fastidiose a livello estetico. Più resistenti di quelle in ceramica, hanno una dimensione inferiore e possono portare al risultato voluto in minor tempo;
  • in ceramica: il colore è simile a quello dei denti e questo rende l’apparecchio più discreto e meno appariscente. Questo materiale, a differenza dell’altro, è anallergico. Tuttavia, le placchette sono più spesse, rispetto a quelle in metallo, e sono quindi più scomode e più fragili. Inoltre il costo è maggiore.

Cosa non si può mangiare con l’apparecchio ai denti

L’uso di un apparecchio fisso comporta una maggiore attenzione nel consumo di determinati alimenti. In particolare sono sconsigliati cibi duri o croccanti, troppo caldi o freddi, appiccicosi o troppo zuccherati.

Riportiamo per chiarezza un elenco:

  • cibi duri:croste del pane e della pizza, caramelle dure, frutta secca, torrone, biscotti duri, muesli e perfino frutta e verdura croccante, come mele carote crude. Questi alimenti potrebbero provocare una rottura dell’apparecchio, dei fili o il suo distacco.
  • cibi caldi o freddi:in particolare nei primi giorni, i denti sono più sensibili e temperature eccessive potrebbero provocare dolore;
  • cibi appiccicosi: caramelle gommose, chewing-gum, caramello, cioccolato e formaggio fuso. Questi alimenti potrebbero rischiare di appiccicarsi all’apparecchio provocando una difficoltà nel rimuoverli, fino al rischio del dislocamento dell’apparecchio stesso;
  • cibi zuccherati: viste le maggiori difficoltà nella pulizia dei denti quando si indossa un apparecchio, alimenti troppo zuccherati, come bibite gassate, potrebbero aiutare una proliferazione dei batteri.

Con alcune accortezze, tuttavia, è possibile ampliare la lista degli alimenti da poter consumare: basterà ridurre in piccoli pezzi cibi troppo duri o difficili da masticare, come per esempio bistecche o mele, per diminuire la pressione esercitata sui denti. Inoltre si consiglia di utilizzare i molari per la masticazione.

Come lavare i denti con l’apparecchio fisso

Quando si indossa un apparecchio fisso, è molto più difficile ricorrere alla pulizia dei denti per evitare l’accumulo di placca, l’insorgere di carie o di infiammazioni alle gengive. Gli strumenti essenziali per una corretta igiene sono lo spazzolino ortodontico e lo scovolino.

Lo spazzolino ortodontico è dotato di una concavità centrale, data dalle setole più corte, che consente di eliminare in maniera più efficace la placca intorno ai bracket.

Lo scovolino, invece, essendo costituito da una spirale di setole, riesce ad arrivare negli spazi interdentali e in quelli al di sotto delle piastrine, contribuendo a pulire in maniera più accurata i denti. È sempre consigliato l’uso di collutorio dopo la pulizia dei denti.

Come lavare e disinfettare un apparecchio dentale

È fondamentale per la propria igiene orale tenere sempre pulito il proprio apparecchio mobile. Ogni volta che si toglie, è necessario sciacquarlo sotto il getto dell’acqua e spazzolarlo accuratamente con uno spazzolino a setole morbide, diverso da quello utilizzato per l’igiene orale, per eliminare residui di cibo ed eventuali accumuli di placca batterica.

Inoltre, una volta a settimana è consigliato di igienizzarlo con una compressa specifica, acquistabile in farmacia o al supermercato, che prevede di immergerlo per almeno mezz’ora. Periodicamente, inoltre, l’apparecchio può essere pulito dal dentista grazie agli ultrasuoni.

Cose da sapere se vuoi ricorrere ad un apparecchio odontoiatrico: le domande più comuni

  • A che età si può mettere l’apparecchio? 

Non c’è un’età “giusta” per mettere l’apparecchio ai denti. Chiaramente l’intervento nel momento dello sviluppo del paziente può consentire dei risultati in tempi brevi. Tutto dipende dai casi, è possibile che sia anche necessario intervenire nel paziente in tenera età, già a partire dai 6/7 anni, per consentire una giusta crescita dell’osso mascellare o mandibolare, correggere determinate anomalie, come quella dell’osso del palato, e guidare la corretta eruzione dei denti permanenti.

In adolescenza è possibile utilizzare l’apparecchio ortodontico, qualora i denti mostrino un disallineamento. Tuttavia, anche in età adulta, l’ortodonzia può dare buoni risultati, anche se, con l’avanzare dell’età, la mobilità dei denti si riduce e di conseguenza lo spostamento dei denti richiede tempi più lunghi e in seguito al trattamento l’uso di un apparecchio mobile di contenzione, per mantenere il risultato ottenuto.

  • Per quanto tempo si porta l’apparecchio ai denti?

La durata un trattamento ortodontico può variare a seconda dei casi e in base alle problematiche da risolvere. In genere si può portare l’apparecchio da un minimo cinque mesi, fino a raggiungere anche un paio di anni nell’adulto.

  • L’apparecchio provoca dolore?

L’apparecchio ai denti non provoca alcun dolore né quando si mette né quando si toglie, ma può creare, nei giorni successivi alla sua applicazione, una sensazione di indolenzimento ai denti e un fastidio per la presenza di un “corpo estraneo” nella cavità orale. Per evitare di stimolare troppo i denti in quei giorni, si consiglia di mangiare cibi morbidi o liquidi. Se, tuttavia, il dolore persiste dopo una settimana, si consiglia di fissare una visita di controllo con il proprio dentista.

  • Quali sono le problematiche legate agli apparecchi odontoiatrici?

In alcuni casi è possibile che si verifichino alcune problematiche, come l’allentamento o la perdita di un attacco o persino l’ingestione di una parte dell’apparecchio. Non esistono altre controindicazioni, come i falsi miti sull’impossibilità di praticare sport o di baciare qualcuno.

  • È normale che i denti si muovano con l’apparecchio?

È normale che durante un trattamento ortodontico si percepisca una lieve mobilità dentale. Questo dipende dallo spostamento dei denti per l’allineamento, causato dall’apparecchio stesso. Non c’è alcun rischio che i denti cadano.

  • Quanto costa un apparecchio ai denti?

Il costo di un apparecchio ai denti dipende dal tipo di apparecchio utilizzato, fisso o mobile, dal materiale, dal problema che bisogna correggere e da tanti altri fattori. Le variabili dipendono, dunque, da caso a caso.

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