Si chiamano protesi dentali o dentarie? Cosa sono?

Dentale e dentario sono entrambi aggettivi che si riferiscono ai denti, per questo è possibile utilizzare indifferentemente la definizione protesi dentarie o protesi dentali.

La protesi dentaria è realizzata da un odontotecnico abilitato, secondo le indicazioni di un medico odontoiatra, e ha lo scopo di correggere la dentatura originaria, ripristinando le funzioni orali dei pazienti affetti da edentulia (mancanza di denti) parziale o totale, mediante la sostituzione dei denti naturali con elementi dentari artificiali.

La progettazione e la costruzione delle protesi nello specifico deve rispettare quattro requisiti fondamentali:

  • funzionalità: gli interventi protesici devono ristabilire la corretta masticazione, le funzioni articolari (apertura, chiusura, lateralità destra-sinistra, protrusione-retrusione e corretta fonetica) e le funzioni fonatorie;
  • resistenza: le protesi devono resistere al carico masticatorio e all’usura dei liquidi della bocca;
  • innocuità: i materiali utilizzati per le protesi non devono essere tossici e non devono presentare parti che potrebbero danneggiare i tessuti orali;
  • estetica: i denti artificiali devono avvicinarsi il più possibile a quelli naturali, così da restituire bellezza al volto e al sorriso.

Esistono differenti tipologie di protesi dentali che possiamo suddividere in due macro categorie:

  • protesi dentali fisse;
  • protesi dentali mobili.

Andiamo a vederle insieme.

Protesi dentali fisse

Le protesi dentali fisse possono essere rimosse solo dal dentista odontoiatra e si dividono in due categorie:

  • protesi fisse a supporto dentale;
  • protesi fisse a supporto implantare.

Nel primo caso, a supporto dentale, la protesi viene fissata ai denti naturali e si tratta generalmente di protesi come faccette (veneers), corone singole o ponti. I materiali utilizzati possono variare da metallo ceramica, a ceramica integrale, zirconia o disilicato di litio.

Nel secondo caso, a supporto implantare, la protesi, fissata a impianti, può essere costituita da corone singole, ponti o intere arcate. Queste protesi possono essere fissate per esempio con la tecnica “All on Four” e “All on Six”, che prevede, con un breve intervento sotto anestesia, l’inserimento di viti in titanio nell’osso gengivale (impianti) e la conseguente fuoriuscita dalle gengive di sferette o di una struttura, che consentono alle protesi di agganciarsi e di avere stabilità. Questa soluzione rappresenta per i pazienti portatori di dentiera la possibilità di fissare definitivamente i propri denti, evitando l’instabilità della protesi mobile.

Protesi dentali mobili

Le protesi dentali mobili sono spesso scelte quando c’è la necessità di sostituire l’intera dentatura di un’arcata e possono essere rimosse dal paziente, per eseguire le ordinarie manovre di igiene quotidiana. Tra esse possiamo distinguerne tre tipologie:

  • protesi totale;
  • protesi scheletrica o scheletrato;
  • protesi combinata.

Nel caso in cui vi fosse la totale mancanza di denti o di radici naturali residue in una o in entrambe le arcate dentali (superiore e/o inferiore), la protesi sarà totale, ossia la classica dentiera in resina, che poggia unicamente sulle mucose e sull’osso del paziente. Il graduale riassorbimento osseo, tuttavia, compromette la stabilità delle protesi e la funzionalità masticatoria rispetto ad altre soluzioni protesiche. La protesi totale, in ogni caso, oggi rappresenta la soluzione più economica e meno complessa per ripristinare le funzioni orali del paziente. L’utilizzo di materiali innovativi, consentono di avere un miglior risultato funzionale, anallergico ed estetico. Tra le dentiere si può trovare anche una tipologia di protesi rimovibile ad ancoraggio implantare, ossia l’Overdenture su impianti, fissata sulla mucosa e sull’impianto stesso. È molto simile ad una dentiera superiore con palato ridotto, ma ha una maggiore stabilità, grazie al supporto dato dagli impianti.

Nel caso in cui, invece, vi fosse la necessità di sostituire uno o più denti, si opterebbe per una protesi scheletrica, costituita da una struttura metallica chiamata scheletrato, su cui sono montati i denti in resina. Questa soluzione protesica è ancorata tramite dei ganci ai denti naturali residui del paziente, consentendo di ottenere un miglior livello di stabilità funzionale e masticatoria.

La protesi combinata, invece, prevede una parte fissa, di solito corone o ponti su denti naturali, su cui si inserisce una protesi scheletrica mobile. La combinazione di queste due soluzioni permette da una parte una maggiore stabilità della parte mobile e dall’altra una buona estetica, perché i ganci in metallo non sono visibili.

Per maggiori informazioni e per un consulto, non esitare a contattaci, valuteremo insieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Protesi dentale provvisoria

Le tecniche di implantologia (Tecnica OnlyOne e All-on-4) prevedono, subito dopo l’operazione, l’inserimento di una protesi dentale provvisoria per il primo periodo post intervento, che può variare dai 3-4 mesi, necessari perché le gengive abbiamo il tempo di guarire, in seguito all’inserimento degli impianti.

Trascorsi questi mesi e, una volta che il paziente sarà guarito, verrà inserita la protesi definitiva e stabile.

Tecniche CAD CAM

L’innovazione e le nuove tecnologie in campo odontoiatrico hanno consentito lo sviluppo di tecniche all’avanguardia che permettono risultati sempre più positivi. È questo il caso della tecnica CAD CAM. Questa tecnologia utilizza un software specifico che consente la creazione di un modello in 3D a partire da un singolo elemento fino ad un’intera arcata. Questo modello è poi inviato ad un sistema di fresatura, che consente la realizzazione di denti o strutture in metallo, in zirconia e in disilicato di litio.

Quali sono le differenze tra protesi e impianti dentali?

La principale differenza tra protesi e impianti dentali è data dalla possibilità di rimuovere o meno la struttura si supporto. Partiamo dal presupposto che entrambe queste soluzioni odontoiatriche vengono utilizzate qualora uno o più elementi nella dentatura del paziente sono mancanti o compromessi. A seconda del caso, viene valutata la possibilità di ricorrere a protesi e impianti dentali, così da restituire al paziente le normali funzionalità, quali masticazione, fonazione e corretta respirazione. La scelta tra protesi e impianti, dipende dunque dal caso specifico e dalle condizioni del paziente. Le protesi, come detto sopra, possono distinguersi in mobili e fisse e anche in questo caso la scelta dipende dalla presenza o meno di denti o radici residuali nel paziente, su cui le protesi dentarie devono appoggiarsi per avere stabilità e sostegno. Per quanto riguarda gli impianti dentali, invece, si tratta di trattamenti chirurgici che prevedono l’inserimento di viti in titanio nella mascella del paziente e che creeranno l’ancoraggio per gli impianti fissi.

Come riconoscere una protesi dentale fatta male e quali sono gli effetti collaterali?

La prima cosa da fare quando si decide di voler investire in una protesi, è quella di verificarne la qualità, richiedendo al proprio dentista la dichiarazione di conformità della protesi, un documento che contiene tutte le informazioni utili a tracciare il dispositivo e i materiali di cui è costituito. Ogni protesi è differente e, anche se i materiali sono gli stessi, le percentuali cambiano e possono essere diverse e incidere su costi, qualità e durata del prodotto finale. Anche la biocompatibilità della protesi è fondamentale, si tratta della capacità di non provocare eventi spiacevoli una volta impiantata. Per questo è sempre bene non fidarsi delle protesi a basso costo, che potrebbero essere state realizzate con procedure o materiali non idonei.

Quando l’impianto è stato eseguito, è necessario seguire con accuratezza tutti i consigli di igiene e di manutenzione dati dall’odontoiatra. Qualora dovessero verificarsi reazioni indesiderate come bruciore, gonfiore o arrossamento vicino alla protesi, sarà necessario segnalarlo immediatamente al proprio dentista, così che si possa individuare la ragione di questi effetti collaterali, per risolverli il più velocemente possibile.

Come e in quanto tempo abituarsi alla protesi? Consigli su cura e manutenzione delle protesi

Come per ogni cosa, c’è bisogno di tempo. Abituarsi alle protesi è un processo graduale che, con alcune accortezze, in appena un mese consentirà al paziente di sentirsi totalmente a proprio agio, come se avesse indossato le protesi per tutta la vita.

In un primo momento si consiglia di consumare cibi morbidi e di fare morsi piccoli. È infatti necessario prediligere alimenti come uova, pesce o verdure bollite, così da imparare a masticare con i denti nuovi. Man mano che si impara questo processo, si potrà passare ad alimenti più solidi.

Un’altra indicazione fondamentale è quella di dedicare alla protesi la stessa cura che si riserva ai denti naturali: l’uso dello spazzolino, del filo interdentale o scovolino, oltre a controlli periodici dal dentista. Si sconsiglia il fumo, che non rappresenta un alleato dei denti perché può irritare il cavo orale e generare problemi.

Quali sono i vantaggi di una protesi dentale?

Tra gli innumerevoli vantaggi di una protesi dentale c’è la ritrovata fiducia in se stessi. Un sorriso bello e sano è in grado di restituire entusiasmo e buonumore. Inoltre, le protesi consentono di poter ristabilire tutte le fondamentali funzionalità venute meno, come la masticazione, la fonetica e l’estetica, permettendo al paziente di poter tornare alla vita di tutti i giorni con serenità e senza disagi.

Quanto dura una protesi?

La durata di una protesi dipende da diversi fattori:

  • igiene periodica: una scarsa cura nei confronti del proprio impianto dentale, può contribuire a diminuirne la sua durata nel tempo.
  • materiali: i materiali utilizzati per l’impianto hanno tempi di usura differenti.
  • fumo: il consumo di sigarette condiziona negativamente la durata di una protesi.

È importante anche tenere conto che le protesi fisse e quelle mobili hanno una durata differente. Tendenzialmente le protesi non removibili hanno una vita che può variare dai 10 ai 15 anni, mentre quelle mobili dai 5 ai 10 anni.

Costi delle protesi dentarie

Il prezzo delle protesi può variare a seconda della tipologia di impianto, fisso o mobile, dell’estensione e dei materiali. Ogni protesi ha dunque costi differenti a seconda del caso specifico.

Quale protesi scegliere?

Per la scelta della protesi migliore per il proprio caso specifico, è necessario un consulto con un esperto, che sia in grado di verificare il quadro della situazione, stabilendo le possibilità tra le quali poter scegliere per un migliore risultato.

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